Monumento agli Emigranti

Concept dell’opera

Il presupposto dell’opera è la partenza, il viaggio, la necessità di un individuo di allontanarsi dalla propria terra, dalla famiglia e le cose più care, contro il proprio desiderio.
I profumi, i luoghi, i colori, i sapori, il dialetto e tanti altri piaceri affliggono di nostalgia l’individuo che per necessità emigra.
Pertanto l’opera si forma sulla base dei seguenti principi:
la consapevolezza e la nostalgia,
la partenza ed il pianto,
il viaggio ed il desiderio del ritorno.

L’opera si presenta come un racconto: i binari che rappresentano la partenza e proseguono in una fuga prospettica verso l’infinito, (la lontananza il viaggio);
le rotaie che si distaccano dalla base ritornando al punto di partenza, (il desiderio dell’emigrante);
la metamorfosi delle rotaie in lacrima
che sintetizza il dolore provocato per la lontananza dalla terra natia, il sacrificio dei longesi nel mondo;
la superficie a specchio della lacrima in bronzo rifletterà l’immagine degli osservatori, dato che tutti noi sentiamo nostalgia del proprio luogo di appartenenza.

Descrizione tecnica
L’opera, supportata da una base di cemento armato larga150 cm, lunga 300 cm e alta 50 cm, è composta da una pavimentazione di ghiaia bianca grossolana e da 8 lastre di pietra locale distanziate tra loro in modo da costituire elementi sempre meno distanti e convergenti verso un unico punto di fuga, un modulo che echeggia una voce di tradizione e cultura, patrimonio umano di cui l’emigrante si fa ambasciatore nel mondo.
Su di essa si avviluppa l’elemento scultoreo in bronzo fissato alla base come dei binari su rotaie.

Materiali:
• bronzo
• cemento
• pietra locale e ghiaia

Dimensioni dell’opera:
• Altezza: 1,50m
• Larghezza: 1,30m
• Profondità: 3m

Coco Orazio 2010

 

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